Sai ascoltare il tuo corpo?
Il nostro corpo ci manda dei segnali. Sappiamo ascoltarli e capirli?
Così come un’autovettura ha bisogno di una messa a punto ogni tanto, noi esseri umani dovremmo fare ugualmente.
Quand’è che dovremmo farlo? Ogni qualvolta proviamo una di queste sensazioni: spossatezza, stress, stanchezza, confusione, irritabilità, cambiamento frequente d’umore e quando dormiamo poco o dormiamo male.
In quei momenti il corpo, tramite le sensazioni emotive, ci sta comunicando qualcosa e ignorarlo non è certamente l’azione più intelligente da fare. Se continueremo a non ascoltarlo, il corpo ci manderà segnali sempre più forti fino a quando ci forzerà a stare fermi, spesso a letto o peggio, all’ospedale.
Ascoltare le proprie sensazioni emotive e la loro manifestazione fisica equivale ad entrare in sintonia con quella parte di noi che è sempre stata a disposizione per consigliarci ed indirizzarci verso il percorso di vita che coincide con i nostri valori.
Utilizzare la parte sinistra del cervello (quella analitica, logica e razionale) per rispondere a queste sensazioni ci porterà ancora una volta fuori strada. È come se rispondessimo in italiano ad una persona che non capisce la nostra lingua e ci sta facendo una domanda in una lingua straniera.
Tuttavia, è normale non saper cosa fare quando ci sentiamo mentalmente ed emotivamente scarichi; probabilmente nessuno ci ha insegnato come comportarci in quelle occasioni. Per non parlare del fatto che a scuola non abbiamo appreso come sentire e comunicare con il nostro corpo.
Creare un flusso di comunicazione chiaro e cosciente con le nostre sensazioni emotive è come imparare una nuova lingua; bisogna avere tanta pazienza e avere il desiderio di impararla e quindi di accettare i sacrifici che dovremo fare nel corso dell’apprendimento, in quanto i benefici saranno ancora più importanti.
Un fatto è certo:
” il corpo ci ha parlato da sempre, da quando siamo nati, e noi, crescendo, abbiamo imparato a non ascoltarlo.
Abbiamo imparato a razionalizzare, analizzare, valutare e criticare, ma non ad ascoltare “
Infatti, facciamo finta di essere così sordi ai segnali del nostro corpo che finiamo quasi sempre a chiedere agli altri di trovare una soluzione a ciò che stiamo sentendo. La maggior parte delle persone alle quali chiediamo aiuto e speriamo di ricevere una risposta liberatoria, non ascolta il proprio corpo, figuriamoci il tuo!
In età infantile eravamo perfettamente allineati alle sensazioni del nostro corpo, non avendo alcuna facoltà di analisi o razionalizzazione. Mancando l’aspetto analitico, esprimevamo liberamente i nostri sentimenti e bisogni corporei non appena eravamo consapevoli di averli. I tanti filtri che ci sono stati offerti dalla società hanno intorpidito prima ed atrofizzato poi la comunicazione e la sensibilità che abbiamo nel comunicare con il corpo e le sue sensazioni.
Cosa fare? La prima cosa da fare è quella di chiudere gli occhi. Ogni volta che lo facciamo, aiutiamo la mente e gran parte degli stimoli sensoriali a lavorare internamente. Chiudendo gli occhi, stacchiamo la spina che alimenta gli stimoli esterni. Contemporaneamente ci troviamo ad avere a che fare con un mondo nuovo, un mondo che non sappiamo gestire e cha abbiamo ignorato per decenni.
Ti suggerisco di iniziare un percorso semplice e chiaro che consiste nello sviluppare la nuova abitudine di fare delle micro pause che possono andare da qualche secondo a qualche minuto. Quando sei al lavoro, tra un compito e l’altro chiudi gli occhi e fai un body scan, partendo dalle punte delle dita dei piedi fino ad arrivare al cuoio capelluto. Porta semplicemente la tua consapevolezza a tutte le parti del tuo corpo e falla scorrere, centimetro dopo centimetro.
Non valutare, giudicare, e razionalizzare ciò che senti durante il body scan e mantieni la tua consapevolezza su quella parte del corpo che stai sentendo. Poi, come se nulla fosse, apri gli occhi e inizia la prossima micro pausa. Anche quando sei in auto, non appena ti fermi al semaforo, chiudi gli occhi con l’intenzione di collegarti al tuo corpo. Non preoccuparti di riaprirli prima che scatti il verde, qualcuno farà certamente la cortesia di avvisarti che è il momento di continuare a guidare!
Vivere senza avere un filo diretto con le nostre sensazioni emotive è come vivere a metà. Le sensazioni emotive, si manifestano attraverso segnalazioni corporee, ecco perché si chiamano sensazioni, perché le notiamo attraverso i nostri sensi.
Il corpo quindi è lo strumento tramite il quale diventiamo consapevoli di cosa sta succedendo dentro di noi e le sensazioni emotive sono il nostro GPS, il nostro sistema direzionale interiore che ha la funzione di guidarci dove desideriamo andare. Quando avrai ristabilito questo collegamento, la confusione se ne andrà lasciandoti in grado di prendere le tue decisioni in piena consapevolezza.
di Sandro Formica