Quante volte hai sentito dire: “Errare è umano”?

Beh, io che ci ho creduto per decenni, ho deciso di non crederci più. Che siamo umani non c’è dubbio, ma “l’errare” è un concetto che mi ha creato solo problemi in passato. Tu penserai che il non errare equivale alla “perfezione” e visto che non siamo perfetti, cosa c’è di sbagliato nel fatto di commettere errori?

Ecco cosa c’è di sbagliato. Crescere e vivere con la consapevolezza di essere persone “difettose”, che dovrebbero sentirsi in colpa a causa di tutti gli errori che hanno commesso e che, come tutte le cose difettose, hanno continuamente bisogno di essere “aggiustate”.

È sbagliato crescere e vivere con la consapevolezza di essere persone “difettose”.

Pensa ad un bambino che inizia a fare i primi passi. E poi cade. Si rialza e ci riprova. Cade di nuovo.

La cosa si ripete per giorni o settimane. Credi che il bambino pensi e continui a pensare a tutti gli errori che ha commesso nel cercare di camminare? Oppure le consideri come esperienze vissute per fare meglio nel presente e guardare avanti? O forse non pensa nemmeno al fatto che sia caduto così tante volte e continua a riprovarci automaticamente, istintivamente.

Da quando ho scelto di definire tutte le mie azioni come “esperienze”, ivi incluse quelle azioni che sarebbero state definite “errori”, la mia vita è cambiata profondamente. Ecco il perché:

Puoi scegliere di definire tutte le tue azioni come “esperienze”, ivi incluse quelle azioni che sarebbero state definite “errori”.

  Non mi sento più “difettato”.

  Ho eliminato la maggior parte dei miei sensi di colpa.

  Non mi abbatto, demoralizzo o scoraggio.

  Non mi blocco o paralizzo e sono pronto a riprovare.

  Non evito più le situazioni in cui pensavo di commettere “errori”.

La vita che stai vivendo è fatta di una continua sequenza di esperienze che alcuni, sulla base delle loro radici familiari, culturali e politiche potrebbero definire “sbagliate” mentre altri, di estrazione diversa, ritengono perfettamente allineate con i loro valori.

L’errore è un concetto soggettivo che non ha ragione di esistere, se non per danneggiare te e chi ti sta vicino. La tua crescita non avviene mai come se fosse una linea retta che parte dal basso a sinistra e arriva in alto a destra. Avviene attraverso una serie di esperienze che definiamo più o meno positive o negative.

Da quando ho sostituito “errori” con “esperienze” ho notato questi benefici:

  Ho aumentato il mio amor proprio.

  Imparo nel chiedermi il perché ho attratto quell’esperienza.

  Cresco, considerando quell’esperienza come un’opportunità che mi permetterà di vivere meglio.

  Utilizzo la mia creatività per risolvere esperienze che richiedono la mia attenzione.

  Mi rafforzo, considerando il fatto che quell’esperienza mi aiuta a essere una persona più forte e completa.

  Contribuisco, condividendo con gli altri che hanno vissuto esperienze simili ciò che ho appreso da quell’esperienza.

  Approfondisco la conoscenza di me stesso

Ogni volta che dici di aver commesso errori, interrompi immediatamente quello che stai dicendo e sostituisci la parola “errore” con “esperienza”.

Da questo momento, nota ogni volta che dici di aver commesso errori e interrompi immediatamente quello che stai dicendo, sostituendo la parola “errore” con “esperienza”. Fai la stessa cosa quando parli degli altri, ricordandoti che gli altri sono uno specchio di te stessa; per cui, se lo pensi per gli altri è perché sei ancora convinta di commettere personalmente errori. Infine, analizza l’esperienza che hai definito “errore” e chiediti perché l’hai creata. Cos’è che potresti imparare da essa? Come potrebbe rafforzarti? Buon allenamento!